AGYR2021 - Emanuele Rocco Villani

Titolo della ricerca

Modifiable Lifestyle factors and plasma biomarkers of Alzheimer’s disease in healthy ageing.

Biografia

Sono Emanuele Rocco Villani, classe ’89. Geriatra specialista dal 2019, nato a Potenza, cresciuto a Salerno, formato a Roma e infine trapiantato a Modena. Nella mia formazione clinica, mi sono occupato peculiarmente del paziente complesso, come coloro che risiedono in casa di cura o gli individui con disabilità intellettiva congenita. Nello specifico, mi sono occupato dei pazienti adulti con sindrome di Down, con un focus sui disturbi del metabolismo osseo e sull’infezione da CoVID-19, quest’ultima in collaborazione con L’istituto Superiore di Sanità. Nella mia formazione scientifica, sto svolgendo un Dottorato in scienze dell’invecchiamento presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Roma, dove mi sono specializzato e con cui collaboro come ricercatore a progetto per il progetto europeo di ricerca ICare4old (https://www.icare4old.eu/).  Ho pubblicato come primo autore o coautore circa 20 articoli scientifici su riviste di ambito internazionale. Nella mia pratica clinica attuale, lavoro presso il CDCD dell’Ausl di Modena, che si occupa della presa in carico del paziente con disturbi cognitivi e demenze.

Il progetto di ricerca

Il Dr. Emanuele Rocco Villani, Dirigente Medico Geriatra presso l’AUSL di Modena, ha presentato un progetto di ricerca clinica dal titolo “Physical activity and aminoacids in MCI: their role in progression towards dementia”. Il suo lavoro si focalizzerà sull’interazione di un certo tipo di attività fisica con i disturbi della memoria. Il paziente geriatrico (Over 65), oltre a disturbi della memoria, potrebbe andare incontro alla sarcopenia, cioè una “penuria” di muscolo scheletrico, che può essere causa di cadute o di altri eventi che condizionano in maniera negativa la sua vita. Il progetto del Dr. Villani si propone di coniugare un ciclo di attività fisica all’integrazione alimentare con gli aminoacidi essenziali, che possono essere considerati come dei “mattoni” dei muscoli e del cervello. Ne verrà valutato il beneficio sinergico, sui disturbi della memoria, nell’arco di 2 anni, in aggiunta al trattamento “standard”.