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Cinzia Bussè

Ambito: sviluppo di test per diagnosticare la malattia in una fase sempre più precoce

Biografia

Psicologa ed esperta in Neuropsicologia Clinica, Cinzia Bussè ha studiato presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Sperimentale e Neuroscienze Cognitivo-Comportamentali e il Master in Neuropsicologia Clinica. Attualmente sta concludendo l’ultimo anno di Dottorato di Ricerca in Neuroscienze in cui si dedica allo studio dei deficit cognitivi nelle malattie degenerative, con particolare attenzione all’individuazione di marker cognitivi specifici che possano discriminare precocemente la Malattia di Alzheimer e la Demenza a Corpi di Lewy. Inoltre, si occupa di attività clinica e sostegno psicologico a pazienti e familiari di persone con demenza. Pianifica interventi di riabilitazione neuropsicologica in funzione della capacità plastica del cervello di modificarsi in seguito a lesioni, intervenendo quindi sulla memoria o su altre funzioni cognitive. Ha pubblicato diversi lavori su riviste scientifiche internazionali.

Il progetto di ricerca

Tra le demenze non-Alzheimer, la variante comportamentale delle demenze frontotemporali (bvFTD) è la forma clinica più comune e rappresenta la seconda malattia più diffusa tra le demenze presenili. Considerando che la diagnosi differenziale con disturbi psichiatrici ad insorgenza precoce risulta molto complessa a causa di sintomi sovrapponibili, nuovi sviluppi si stanno orientando verso tecniche di neuroimaging e sofisticati software di analisi. La capacità di differenziare i pazienti che soddisfano i criteri diagnostici per bvFTD senza degenerazione sottostante, come nella Phenocopy Syndrome bvFTD, è di enorme impatto prognostico e terapeutico. Questo progetto si basa sulla possibilità di utilizzare una tecnologia estremamente sofisticata e moderna offerta dalla scansione ibrida PET/MRI.

I volti della ricerca