I disegni di Anna Sandri, una volta inviati ad Airalzh Onlus, sono stati studiati e catalogati, in quanto l’Arte può rappresentare una nuova “frontiera” per un percorso di cura in una malattia che, entro il 2050, si prevede colpirà 1 persona su 85 a livello globale, coinvolgendo più di 130 milioni di individui.
“I disegni di Anna – spiega il Prof. Paolo Caffarra, membro del Consiglio Direttivo di Airalzh Onlus, già Direttore di U.O. interaziendale Gestione Demenze dell’Az. Ospedaliera-Universitaria di Parma e membro esperto Tavolo permanente sulle demenze del Ministero della Salute – rappresentano la possibilità di esplorare nuovi percorsi nella cura dei pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer. I disegni, anche se prodotti in modo compulsivo, come in questo caso, possono essere un approccio alternativo nel controllo dei disturbi comportamentali. I pazienti tendono a concentrare la loro attenzione sulla scelta dei soggetti da dipingere e sui colori, spesso vivaci, traendone un senso di benessere, di tranquillità e di soddisfazione per l’opera compiuta. Disegnare diventa per loro l’occupazione principale della giornata, quasi a compensare la perdita di memoria, poiché tutto ruota attorno ad un fiore, ad un volto o a tratti curvilinei come arcobaleni”.
Ora, quegli stessi disegni sono i protagonisti di una bellissima iniziativa. Dal 14 al 27 settembre, infatti, in una rete di circa 300 Supermercati e Ipermercati Coop sul territorio italiano, sono in vendita delle “particolari” saponette, in Limited Edition (30mila pezzi) create appositamente per l’occasione. Sulla loro cover sono riportate le stampe di alcuni dei disegni di Anna Sandri. Tre diverse saponette, ispirate a ricordi e sentimenti che, con l’avanzare dell’Alzheimer, sono destinati a svanire nella mente del paziente. Amici. Famiglia. Affetti. Sono queste le parole incise sulla saponetta che, giorno dopo giorno, si cancelleranno, così come quotidianamente svaniscono i ricordi, i nomi ed il sorriso dalle persone malate di Alzheimer. Per ogni saponetta, 1 Euro verrà devoluto ad Airalzh, contribuendo così a sostenere la Ricerca contro l’Alzheimer.
Per quanto riguarda, invece, la ricerca sulla malattia di Alzheimer che Airalzh promuove, sono stati compiuti passi in avanti significativi. Il Dr. Alberto Benussi, Ricercatore Airalzh presso la Clinica Neurologica degli “Spedali Civili” di Brescia, grazie ad uno studio finanziato tramite il Bando AGYR 2020 (Airalzh Grants for Young Researchers), è riuscito ad ottenere significativi miglioramenti per quanto riguarda la memoria a lungo termine nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer. L’innovativa metodica utilizzata si chiama “stimolazione elettrica a correnti alternate”, un approccio non invasivo che permette di risincronizzare le “onde” cerebrali alla frequenza corretta (ovvero la gamma).